Durante il Consiglio regionale del 16, 17 e 18 ottobre 2024 interamente dedicato al Documento di economia e finanza regionale 2025-2027, l’Assessore Marco Carrel è intervenuto nell’ambito delle repliche del Governo regionale, per illustrare gli obiettivi strategici relativi all’agricoltura e alle risorse naturali.
«La programmazione finanziaria triennale 2025/27 vedrà la conclusione del Programma di sviluppo rurale 2014/22 con un impegno tecnico e amministrativo significativo, nell’obiettivo di garantire l’utilizzo integrale delle risorse cofinanziate, così da mantenere l’ottimo livello di spesa che il Programma regionale ha raggiunto nei 9 anni di programmazione (da novembre 2015 a oggi), cioè il raggiungimento di almeno il 98% di spesa complessiva stanziato per il Programma (182 milioni di euro). A tal proposito, si segnala che nell’ambito della Commissione Politiche Agricole del 10 ottobre scorso, gli Assessori regionali competenti per l’agricoltura hanno approvato una proposta da sottoporre al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste volta a chiedere alla Commissione europea una deroga all’attuale termine per la rendicontazione e liquidazione delle spese del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale che finanzia i PSR italiani. La mancata conclusione e rendicontazione da parte dei beneficiari, dei progetti ammessi al finanziamento europeo (in particolare sul Leader e la banda larga), genererebbero una mancata spesa finale e il conseguente disimpegno dei fondi assegnati alle Regioni italiane. La proposta presentata in CPA consiste quindi nel posticipare il termine ultimo di chiusura dei PSR al 31/12/2026 (in luogo del 31/12/2025): si è in attesa, ora, del parere tecnico del MASAF a cui far seguire l’interlocuzione con i Servizi dell’Unione Europea».
«Parallelamente l’Assessorato dovrà garantire l’attuazione degli interventi previsti dal Complemento regionale di sviluppo rurale 2023/27 e dalla legge regionale 17/2016, come modificata con legge regionale 1/2024, la cui attuazione è finalizzata al rilancio degli investimenti nel settore agricolo. Proprio queste due attività sono state individuate come obiettivi strategici declinati nell’ambito del DEFR. I due obiettivi saranno perseguiti mediante l’approvazione di bandi, alcuni dei quali sono già stati attivati nell’anno corrente. Accanto alle ben note misure a superficie e a capo, che tradizionalmente rappresentano il cuore della politica di sviluppo rurale regionale, saranno avviati gli interventi strutturali più significativi del CSR 23/27 e della legge regionale 17/2016».
«Alle opportunità offerte dai due principali strumenti regionali di sostegno, si affiancheranno i bandi che saranno pubblicati a partire dal 2025 dal GAL Valle d’Aosta. Detti bandi, a valere sulla nuova Strategia di sviluppo locale 2023-2027 dal titolo “Filiere e comunità – energie per il territorio”, sono il risultato di un approfondito percorso di ascolto e confronto che il GAL ha condotto con gli stakeholders locali, in merito ai temi fondamentali delle filiere agroalimentari e della creazione di spazi e beni condivisi».
«L’Assessorato continuerà a sostenere il settore agricolo anche con il prezioso lavoro svolto dal Laboratorio analisi che opera sulle matrici latte, foraggi, e terreno. Detto laboratorio supporta le aziende in tutti i processi di produzione e trasformazione delle materie prime ed è altresì presente sul territorio con uffici periferici a cui le aziende possono rivolgersi per ricevere indicazioni in merito alle attività svolte o assistenza tecnica per le produzioni specializzate».
«Per quanto attiene al Laboratorio vino del Dipartimento Agricoltura, esso svolge la sua consolidata attività di supporto al settore vitivinicolo valdostano tramite il servizio analitico e di consulenza enologica, riuscendo a fornire risposte su tutti i campioni entro la giornata di ricevimento. Tanto per portare un esempio, i dati ci dicono che detto Laboratorio al 2023 ha eseguito ben oltre 29.000 determinazioni analitiche».
«Altro tema importante per l’Assessorato sarà quello dei Consorzi di miglioramento fondiario che sarà approfondito al fine di favorire la creazione di consorzi di II livello e di semplificare le procedure di accesso alle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale. Particolare attenzione sarà riservata alle Consorterie Valdostane come forma di dominio collettivo e come ordinamenti giuridici primari delle comunità valdostane, per cui si procederà alla chiusura degli iter dei riordini fondiari, e al loro riconoscimento giuridico ed amministrativo, come peraltro ho già cominciato a fare negli ultimi mesi, portando all’approvazione della Giunta 4 dei 21 riordini fondiari totali».
«Fra gli obiettivi costanti dell’operato dell’Assessorato è importante evidenziare il sostegno alle attività di valorizzazione e promozione delle eccellenze territoriali, dei prodotti enogastronomici e del territorio rurale. Pertanto l’Assessorato continuerà quindi a supportare iniziative direttamente organizzate dall’Assessorato stesso nonché anche quelle di altri soggetti, mirate a promuovere l’immagine della Valle d’Aosta e la commercializzazione dei suoi prodotti».
«Per quanto riguarda gli enti strumentali di competenza del Dipartimento Agricoltura, all’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (AREA) e al Centro di Ricerche studi e valorizzazione per la Viticoltura Montana (CERVIM) sono stati assegnati alcuni indirizzi operativi. Per AREA l’indicazione è quella di proseguire con le attività legate all’attuazione della programmazione 2023-2027 per le misure di propria competenza e di valutare l’opportunità di una sua riorganizzazione vagliando tra l’altro la possibilità di trasferire le attività svolte nella veste di autorità di certificazione ad altra struttura. Per quanto riguarda il CERVIM che ha di recente conseguito il risultato dell’entrata di otto nuovi soci, l’indicazione è quella di proseguire nelle azioni di promozione della viticoltura eroica, con particolare riguardo alla montagna, anche attraverso l’organizzazione del concorso Vins Extrêmes, che ha visto quest’anno la partecipazione di più di mille vini, e di altri eventi di richiamo internazionale; e di rafforzarne l’autorevolezza nel contesto italiano e internazionale».
«Per il prossimo triennio nel settore delle Risorse naturali sono stati individuati in particolare n. 2 obiettivi strategici: l’approvazione del Programma forestale regionale, in attuazione della Strategia forestale nazionale e dei principi contenuti nel D.lgs. 34/2018 “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”, che determina gli indirizzi gestionali e le indicazioni operative per la valorizzazione del patrimonio forestale regionale e per lo sviluppo del settore forestale in Valle d’Aosta – iter iniziato nella primavera del 2024, che durerà 18 mesi e prevederà, come da me promesso, una discussione in Commissione consiliare competente ; l’implementazione della fruibilità della rete escursionistica, anche ai fini cicloturistici con mappatura e classificazione della percorribilità degli itinerari e conseguente attività di aggiornamento e implementazione di quanto contenuto nel “Catasto dei sentieri”».
«Un ruolo strategico sarà poi la gestione faunistico-venatoria per cui è prevista l’approvazione del nuovo “Piano regionale faunistico-venatorio”, che permetterà di modificare in maniera concreta le norme per la gestione del patrimonio faunistico regionale con l’obiettivo prioritario di garantire la coesistenza tra le attività di utilizzo e gestione dei territori montani e la fauna selvatica».
«Infine, si continuerà a porre la dovuta attenzione alla copertura della pianta organica del Corpo forestale della Valle d’Aosta, indispensabile per garantirne il corretto ed efficace funzionamento. Solo negli ultimi due anni sono stati avviati due corsi di formazione per l’assunzione di Agenti Forestali ed un concorso per Sovrintendenti».
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