«Oggi inizia il mio percorso di Consigliere regionale» ha dichiarato in Aula il Consigliere Di Marco «e prima di concentrarmi sui doveri e sugli impegni di questo importantissimo ruolo, mi sento di dover esporre delle brevi considerazioni. In primo luogo lasciatemi esprimere il mio particolare dispiacere per le dimissioni di Augusto Rollandin. Prendere il posto di un uomo politico che tanto ha fatto e tanto ha dato alla nostra Regione non è certamente un’ipotesi che avevo mai neppure preso in considerazione. Senza timore di smentita posso affermare che ricoprire questa carica con almeno un decimo della competenza e delle abilità dimostrate dal mio predecessore nel corso di tutta la sua lunga e prestigiosa carriera politica, richiederà tutte le mie capacità e la mia dedizione. Mi conforta però, sapere che nel difficilissimo compito che mi aspetta, potrò contare sui molti insegnamenti appresi durante questi anni di vicinanza con l’amico Augusto, con cui ho condiviso valori, ideali, ed un approccio alla politica sempre propositivo e concreto. Il mio primo grazie va quindi a lui che con la sua guida ispirata ed i suoi preziosi consigli resta un punto fermo per me e per Pour l’Autonomie, augurandogli che possa a breve risolvere i problemi personali che lo hanno indotto alle dimissioni».
«In secondo luogo» ha continuato «voglio spendere delle parole di stima per Giovanni Aloisi e Gian Carlo Stevenin. La morte prematura dell’amico Giovanni è stata per me e per il Movimento una grande perdita che ci ha privato del suo sostegno prezioso e della sua partecipazione costante. A lui va quindi il mio secondo ringraziamento, per il percorso che abbiamo condiviso e per gli spunti di riflessione che non ci ha mai fatto mancare. Il terzo ringraziamento va a Gian Carlo Stevenin, le cui qualità di attento conoscitore della politica locale e delle nostre piccole realtà comunali, sarebbero state certamente utili a questo Consiglio. La sua scelta di non accettare l’incarico mi ha colto francamente di sorpresa ma non posso che rispettare le ragioni personali che lo hanno motivato ad una rinuncia certamente ponderata. Gli ultimi ringraziamenti vanno agli iscritti ed ai simpatizzanti di Pour l’Autonomie, che in questi anni hanno sempre manifestato con parole e fatti, una totale fiducia ed un pieno appoggio al nostro progetto autonomista».
«In chiusura» ha terminato «voglio ribadire la mia volontà di portare in quest’Aula il mio impegno e la mia determinazione ad agire per nome e conto della comunità valdostana perseguendo tenacemente l’obiettivo di difenderne le tradizioni, migliorarne il benessere, favorirne lo sviluppo. Come più volte riaffermato da Pour l’Autonomie, resto convinto che il dialogo e la collaborazione tra tutte le forze consiliari – di maggioranza come di opposizione – siano gli strumenti più idonei per conseguire le alte finalità di questa Assemblea di cui oggi entro a far parte, e ad essi mi predispongo, certo di poter trovare in ciascuno di voi un interlocutore corretto, attento e disponibile».
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