Il giorno 25 gennaio 2024 l’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel ha presentato in Consiglio regionale la revisione della legge regionale n. 17/2016 contenente la disciplina degli aiuti in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, che è stata di seguito approvata con 25 voti a favore.
«La modifica di questa norma di riferimento per tutto il settore agricolo valdostano è frutto di un lungo lavoro di riflessione e di confronto tecnico e politico che ha preso avvio lo scorso anno e che ha impegnato tutte le Strutture competenti dell’Assessorato» sottolinea l’Assessore «Il mio ringraziamento va a tutti coloro, a partire dai patronati e dalle associazioni di categoria, che hanno dato il loro contributo: abbiamo creato nuovi strumenti e migliorato quelli esistenti per poter sostenere in modo più efficace lo sviluppo della nostra agricoltura.»
Numerosi e rilevanti gli effetti della revisione. In primo luogo, l’adeguamento al nuovo regolamento (UE) 2022/2472 degli articoli che disciplinano i regimi di aiuti in esenzione scaduti nel 2023. Sono state poi introdotte nuove tipologie di contributi, in considerazione delle possibilità previste dal suddetto regolamento e da altre norme europee in materia di aiuti di Stato, rispondendo così alle esigenze espresse dalle realtà imprenditoriali e associative del settore agricolo e agroalimentare valdostano. Per esempio, viene introdotta una maggiore valorizzazione del settore emergente dell’acquacoltura, sono inseriti aiuti per i danni causati dalle calamità naturali, per compensare i costi della prevenzione, del controllo e dell’eradicazione di organismi nocivi ai vegetali, per servizi di sostituzione nell’azienda agricola, così come, per i Consorzi di miglioramento fondiario, la finanziabilità di bacini di accumulo e di opere per un miglior approvvigionamento ed efficientamento nell’utilizzo della risorsa idrica. Si introduce inoltre la possibilità di sostenere i suddetti Consorzi nella partecipazione a bandi nazionali per il sovvenzionamento di iniziative di adeguamento della rete di gestione idrica e di realizzazione dei bacini.
Una novità importante, poi, è la reintroduzione, accanto ai mutui a tasso agevolato, degli aiuti a fondo perduto per il finanziamento degli investimenti aziendali, sia nel settore della produzione primaria sia in quello della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Spiega l’Assessore Carrel «Questa decisione è stata assunta in un’ottica di coesistenza e complementarietà con quanto previsto dal Complemento di sviluppo rurale 23/27. Saranno finanziati sulla legge regionale i piccoli investimenti, la cui spesa ammessa è inferiore alla soglia di accesso prevista dal CSR, pari a 80.000 euro, mentre gli investimenti più importanti e complessi saranno cofinanziati nell’ambito del CSR. Gli aiuti a fondo perduto vengono reintrodotti anche a favore di enti locali e loro forme associative, soggetti privati, CMF e consorterie, per un sostegno allo sviluppo del turismo rurale, la creazione di spazi da destinare ad attività collettive di interesse socio-culturale e il recupero del patrimonio storico e architettonico dei villaggi rurali».
Prosegue l’Assessore «Tengo anche a precisare che le intensità dei contributi per le diverse tipologie di investimenti saranno determinate in maniera puntuale attraverso specifici criteri applicativi, nel rispetto dell’intensità massima prevista dai singoli articoli di legge, in attuazione della normativa eurounitaria di riferimento per gli aiuti di Stato. Preciso, inoltre, che le strutture lavoreranno sin da ora su queste delibere al fine di rendere l’applicazione della legge efficiente sin da subito» A sostegno dei nuovi aiuti a fondo perso, è stata prevista a bilancio una dotazione specifica di 3 milioni di euro.
«Infine, e ritengo questo sia un aspetto di grande valore, abbiamo provveduto a migliorare alcune disposizioni procedurali alla luce di un primo periodo di vigenza della legge 17, in un’ottica di semplificazione e di risposta alle esigenze del settore» sottolinea ancora l’Assessore Carrel. Tra le modifiche più significative, è stata prevista la possibilità per il beneficiario mutuatario di chiedere, prima dello scadere dei vincoli o eventualmente anche dopo, una rinegoziazione del mutuo per allungarne la durata anche oltre i venticinque anni massimi inizialmente previsti. Inoltre, è stata introdotta la possibilità, per quando riguarda la durata dei mutui e le modalità di restituzione dei medesimi, di stipulare mutui a tasso agevolato con rate aventi periodicità mensile o trimestrale, in alternativa all’attuale scadenza unicamente semestrale.
Conclude l’Assessore Carrel «Riteniamo di aver posto le basi per uno sviluppo più incisivo del settore agricolo. La revisione rientra appieno nell’azione che come Assessorato stiamo portando avanti, per permettere di cambiare passo e di creare nuove e migliori opportunità per le nuove generazioni e per tutto il mondo rurale, per continuare a vivere e investire sul nostro territorio».
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