ASSESSORE CARREL “il punto sul fenomeno lupo in Valle d’Aosta”

9 Febbraio 2024

Nella seduta consiliare del 7 febbraio 2024, l’Assessore Marco Carrel ha fatto il punto sul fenomeno lupo rispondendo ad un’interpellanza declinata in quattro specifici quesiti mirati a conoscere: il lavoro svolto fino ad oggi dalle squadre di prevenzione per la tutela della specie lupo, il numero di branchi di lupi presenti nel territorio regionale, le notizie circa il lupo di Arvier, e il numero esatto di attacchi da parte dei lupi al mondo agricolo.

«Ancor prima del mio insediamento come Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali» ha esordito l’Assessore Carrel rispondendo alla prima questione sollevata «la Valle d’Aosta ha aderito al progetto WOLFALPS EU che ha tra gli indicatori progettuali: garantire assistenza agli allevatori e portatori di interesse sul territorio; valutare azioni, comportamenti e danni arrecati dalla specie lupo; catalogare e identificare le cause di decesso del lupo stesso anche legate ad avvelenamento; allineare le condizioni genetiche della specie lupo a livello di macroregione alpina europea; favorire la disseminazione di informazione di conoscenza alla popolazione; aumentare le competenze tecniche e scientifiche degli operatori sul campo. Per poter ottenere un risultato sempre significativo rispetto alle descritte progettualità, si sarebbe reso necessario poter contare su una forza lavoro ad esse esclusivamente applicata, cosa che di fatto non è stata possibile realizzare per attività concomitanti e continue riguardanti altre emergenze, e per priorità contestuali legate alle esigenze del territorio valdostano. Per quanto attiene alla continuità del progetto WOLFALPS, ad oggi non si conoscono ancora i margini economici ovvero i termini di finanziamento erogabili in futuro, e si rende pertanto necessario e indispensabile avviare una prossima valutazione delle risorse tecniche e degli Enti operanti in Valle d’Aosta nonché degli strumenti innovativi applicabili sul nostro territorio, che possano favorire, incrementare e disseminare al massimo ogni conoscenza relativa al fenomeno lupo, dovuta alla popolazione locale, ai portatori di interesse, ed ai turisti».

«In seguito all’ultimo monitoraggio» ha continuato l’Assessore passando al secondo quesito «ma tenendo anche conto di quanto precedentemente esposto, risulterebbero dieci i branchi presenti nel territorio regionale, che rappresentano un numero comunque significativo».

«L’esemplare di lupo ferito» ha riferito quindi l’Assessore rispondendo al terzo quesito «avvistato il 16 marzo 2022 tra le case del villaggio La Cretes, è stato catturato dagli agenti del Corpo Forestale e dai veterinari convenzionati con il Centro Recupero Animali Selvatici CRAS, dove è stato di seguito trasportato per essere curato, dotato di un collare con sensore GPS e infine liberato nella stessa zona il 25 marzo 2022. Grazie all’utilizzo del collare GPS, che permette di ottenere la posizione dell’animale quasi in tempo reale, si è potuto rilevare che da marzo a luglio dello stesso anno il lupo si è spostato lungo l’asse della Valgrisenche salendo poi in quota. Dal settembre 2022, il collare non ha più trasmesso dati e si è provveduto a ricercare il segnale del dispositivo attraverso un sistema radio di emergenza senza ottenere purtroppo nessun riscontro».

«Nel 2023» ha spiegato l’Assessore riferendosi all’ultima questione sollevata «le predazioni sono state 38, di cui la maggior parte avvenute in allevamenti totalmente privi di misure di prevenzione, per un totale di 66 capi tra cui 32 ovini, 4 caprini e 30 bovini».

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