CONSIGLIO REGIONALE 10-11 GENNAIO 2024 – Gli argomenti trattati dall’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel

11 Gennaio 2024

Durante in primo Consiglio del nuovo anno, l’Assessore Marco Carrel è intervenuto per dare risposte accurate ed esaustive a un’interrogazione e un’interpellanza aventi per argomento la Fontina DOP, ed a una seconda interpellanza inerente alla problematica del lupo.

All’interrogazione riguardante le azioni di contrasto della commercializzazione di prodotti recanti la denominazione “Fontina DOP”, l’Assessore Carrel ha risposto rimarcando preliminarmente come il tema delle contraffazioni sia sicuramente di grande attualità e interessi l’intero Made in Italy. Il cosiddetto Italian sounding, ha precisato, cioè la produzione e distribuzione di generi alimentari che con nomi, immagini e simboli apposti sulle confezioni richiamano l’italianità, è un fenomeno che si verifica principalmente al di fuori del territorio europeo e che determina un duplice danno ai prodotti italiani. Un danno diretto costituito dalla loro sostituzione con altri non originali, e un danno di immagine della loro qualità, che viene ad essere percepita erroneamente come inferiore rispetto al suo reale valore, con riduzione delle prospettive di penetrazione commerciale.

La situazione è particolarmente complessa, ha spiegato, negli Stati Uniti d’America in cui, data l’assenza di accordi bilaterali per il riconoscimento e la difesa dei prodotti europei a Denominazione di Origine Protetta DOP, non sono applicabili i regolamenti e le leggi italiane e dell’Unione Europea su questa materia, e la nostra Regione non ha modo di rivendicare diritti sul termine Fontina DOP. Negli USA infatti, la parola “FONTINA” è considerata generica e descrittiva ed è possibile chiedere la registrazione di una DOP esclusivamente come marchio grafico, a condizione che il medesimo sia conforme alla normativa locale sui marchi. Di conseguenza nel database dello United States Patent and Trademark Office (Ufficio brevetti e marchi commerciali) sono presenti al contempo sia la registrazione del marchio Fontina DOP prodotta in Valle d’Aosta, richiesta dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina a far data dal 2007 e regolarmente rinnovata sino ad oggi, che registrazioni di altri marchi includenti la parola “FONTINA” (“Belgiosioso Fontina”, “Flatbread Fontina”, “Fontina Foods”), alcuni dei quali non fanno neanche riferimento a formaggi, ma ad altri alimenti.

Venendo poi al primo quesito dell’interrogazione mirato a sapere se segnalazioni di contraffazioni fossero state ricevute dall’Amministrazione regionale, l’Assessore ha notificato che nessuna comunicazione ufficiale di questo genere è giunta all’Assessorato Agricoltura e Risorse Naturali, anche se personalmente ha avuto occasione di recepirne qualcuna attraverso canali non ufficiali quali i social media e whatsapp. Da procedura codificata, qualsivoglia notizia ufficiale o non ufficiale attinente a questa sfera di interesse, che giunga all’attenzione dei dipartimenti dell’Amministrazione regionale, deve essere regolarmente e tempestivamente riferita al Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, per le valutazioni del caso.

In merito al secondo quesito finalizzato a conoscere le iniziative messe in campo per contrastare le contraffazioni della Fontina DOP e salvaguardare l’immagine del nostro prodotto e della nostra Regione, l’Assessore Carrel ha aperto la sua risposta puntualizzando che non rientra tra le competenze del suo Assessorato di occuparsi della tutela dei prodotti di qualità, bensì è tra gli obblighi che il Ministero dell’Agricoltura, tramite il proprio Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi ICQRF, demanda ai Consorzi di tutela.

Per quanto attiene ai Paesi comunitari, ha fatto presente che un significativo passo in avanti verrà compiuto del corso del 2024 con l’approvazione da parte dell’Unione Europea di un nuovo testo unico che integrerà gran parte delle norme preesistenti sulla protezione dei prodotti DOP, IGP (Indicazione Geografica Protetta), rafforzerà il ruolo dei Consorzi di tutela e la trasparenza verso i consumatori, in particolare introducendo l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto DOP e IGP il nome del produttore, in modo da eliminare una volta per tutte quelle falle del sistema che consentono di sfruttare indebitamente la reputazione delle nostre indicazioni geografiche (IG), tra le quali rientrano i prodotti DOP della nostra Regione.

Per quanto attiene a Paesi non comunitari, ha affermato che l’unica strada percorribile per conseguire la tutela dei nostri prodotti DOP è quella di stipulare appositi accordi bilaterali, e si è quindi assunto l’impegno di tornare a trattare della loro importanza e urgenza, durante i prossimi incontri che si terranno con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

In chiusura l’Assessore ha specificato come il compito fondamentale dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali resti quello di continuare a promuovere tra la clientela la conoscenza ed il consumo dei prodotti locali DOP, tra cui ovviamente la Fontina, organizzando, partecipando e sostenendo eventi promozionali e divulgativi che gli diano visibilità e ne mettano in rilievo le caratteristiche qualitative e lo stretto legame con il nostro territorio regionale.

All’interpellanza con cui si domandava se fossero state segnalate o vi fosse l’intenzione di segnalare all’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e della Repressione Frodi ICQRF, le contraffazioni del prodotto Fontina DOP veicolate tramite social media, l’Assessore Carrel ha replicato ribadendo nuovamente come la difesa di questo prodotto non spetti alle strutture dell’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, bensì ai Consorzi di Tutela, per le ragioni sopra descritte.

Per quanto concerne l’ambito italiano, ha ricordato che il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina è tenuto a presentare annualmente all’ICQRF un piano di vigilanza con l’indicazione del numero minimo di controlli da effettuare sul territorio nazionale ed a rendicontare l’effettuazione di tali controlli a mezzo del Sistema Informativo Agricolo Nazionale SIAN. Per l’effettuazione di questi controlli, il predetto Consorzio ha stipulato un accordo con il Consorzio Tutela del Parmigiano Reggiano che consente l’utilizzo reciproco degli agenti vigilatori operanti su tutto il territorio italiano. In caso di rinvenimento di irregolarità il Consorzio Produttori e Tutela della Dop Fontina e l’ICQRF intervengono direttamente nell’applicare sanzioni e nell’imporre la rimozione dei prodotti contraffatti. Per completezza di informazione ha reso noto che il nostro Consorzio collabora con il Nucleo Antifrode NAC e il Nucleo Antisofisticazione e Sanità NAS dei Carabinieri, per lo svolgimento di campagne di controllo antifrode specifiche.

Per quanto concerne l’ambito europeo, ha invece riferito che solo l’ICQRF è demandato a svolgere attività ex officio, in collaborazione con gli enti preposti nel territorio di competenza, che emetteranno sanzioni in base agli accordi e alle normative vigenti. Inoltre l’ICQRF ha recentemente siglato accordi con piattaforme di vendita online (Amazon, Alibaba, ecc.) che prevedono la rimozione dei prodotti contraffatti dalla vendita, come pure l’esclusione dell’azienda che ha proposto il prodotto dalla piattaforma.

L’Assessore ha di seguito comunicato che in base ai dati inviati dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina, nel 2023 sono state individuate 56 irregolarità sul territorio nazionale che hanno dato luogo a: 18 diffide immediate; 21 diffide a seguito di verifiche sul web, 4 segnalazioni all’ ICQRF, 3 attività congiunte con i Carabinieri del NAS; 8 sanzioni amministrative notificate dal Consorzio attraverso il verbale di accertamento e contestazione illecito amministrativo; e 2 denunce penali depositate dal Consorzio stesso.

In conclusione del suo intervento, ha quindi rimarcato l’ottimo lavoro svolto dal Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina e la stretta sinergia venutasi a creare con l’Assessorato Agricoltura, ed ha riaffermato l’intenzione di proseguire nella direzione intrapresa, per preservare tenacemente l’unicità di questa nostra eccellenza che rappresenta la nostra storia e le nostre tradizioni.

Alla seconda interpellanza con cui si è nuovamente parlato del fenomeno lupo, l’Assessore Carrel ha ribattuto affrontando singolarmente le tematiche sollevate dai due distinti quesiti posti.

Relativamente alla preoccupazione che in seguito alla politica di riforma della caccia adottata dalla confinante Svizzera, si veda aumentare il numero di lupi presenti in Valle d’Aosta, si è detto sicuro che tale rischio sia minimo in considerazione del fatto che in Valle d’Aosta sono stanziati un numero considerevole di branchi di lupi che difendono strenuamente lo spazio vitale a loro disposizione, non permettendo ad altri branchi di invaderlo con facilità.

Relativamente alle strategie preventive da attuare alla luce della posizione espressa sul lupo dalla Commissione europea, l’Assessore ha evidenziato che al momento le dichiarazioni sull’annunciata volontà di rivedere lo status di protezione di questa specie, che ha ormai raggiunto dimensioni ragguardevoli in Italia come in Europa, non si sono ancora tradotte in atti concreti, che permetterebbero finalmente di cominciare a trattare la questione in termini di gestione del lupo e non già di sua conservazione.

La soluzione dei problemi legati alla presenza del lupo, ha infine riconfermato, resta tra le nostre priorità in considerazione della necessità di garantire la sopravvivenza delle nostre razze bovine in via di estinzione, dei nostri ovicaprini e di tutta la nostra fauna. Una volta modificato lo status del lupo e varato il Piano Nazionale che lo riguarda, potremo in virtù della legge regionale 11/2021, che vede l’Assessore tra i suoi firmatari, vagliare tutte le possibilità per rendere ottimale la gestione di questa emergenza sul nostro territorio.

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