CONSIGLIO REGIONALE 24-25 MAGGIO 2023 – Gli argomenti trattati dall’Assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Marco Carrel

25 Maggio 2023

Nelle sedute consiliari del 24 e 25 maggio 2023, l’Assessore Carrel ha presentato la relazione sulle attività svolte dalla Regione nel settore agricolo e forestale nell’ambito dell’attuazione delle politiche dell’Unione Europea dell’anno 2022, è intervenuto sulla mozione relativa al controllo, monitoraggio e prelievo degli esemplari della specie lupo, ed ha replicato in modo esauriente ed efficace ad un’interrogazione riguardante la società Centrale Laitière Vallée d’Aoste.

Nel suo intervento sull’attuazione delle politiche promosse dall’Unione Europea, l’Assessore ha fatto il punto sul Programma di Sviluppo Rurale PSR 2014-2022, da considerarsi ormai concluso anche se le liquidazioni continueranno ad essere effettuate fino al 31 dicembre 2025, e sul nuovo PSR 2023-2027 in fase di elaborazione.
Nel dettaglio ha spiegato come la dotazione finanziaria del passato PSR valdostano sia stata pari a 176,80 milioni di euro di cui: 76,23 milioni di euro cofinanziati dall’UE attraverso il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale FEASR; 70,40 milioni di euro cofinanziati dallo Stato; e 30,17 milioni di euro cofinanziati dalla Regione. A queste risorse è stata aggiunta la quota Next Generation EU di 5,5 milioni di euro, interamente finanziata dall’Europa attraverso il fondo FEASR. Questi fondi, ha riferito, sono stati suddivisi in diverse misure atte a perseguire i tre obiettivi strategici del PSR ormai denominato CSR: il miglioramento della competitività dell’agricoltura, la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima, e lo sviluppo territoriale equilibrato per le zone rurali. Tra le misure attuate, ha posto l’attenzione su quelle di entità superiore precisando che: alle misure a superficie, erogate agli agricoltori impegnati nel seguire pratiche rispettose dell’ambiente e come compensazione per operare nel difficile ambiente di montagna, sono stati assegnati 117,44 milioni di euro, di cui 116,22 M€ impegnati e 110,18 M€ già liquidati; alle misure strutturali, per la maggior parte provvedimenti per i giovani agricoltori, per la riqualificazione degli alpeggi, per le attività extra-agricole (agriturismo) e per il rifacimento di muretti a secco, sono stati assegnati 42,81 milioni di euro, di cui circa 36 M€ impegnati e 26,18 M€ già liquidati; ed alle misure di sviluppo locale Leader sono stati assegnati 10,83 milioni di euro, di cui 10 M€ impegnati e 979mila euro già liquidati. Ha inoltre messo in risalto con soddisfazione come la Valle d’Aosta registri un ottimo stato di avanzamento finanziario e fisico del PSR 2014-2022 – impegni pari al 93,81% delle risorse destinate, e pagamenti al 78,27% rispetto alla dotazione – collocandosi tra i Programmi più performanti a livello nazionale per capacità di spesa, e al primo posto tra le Regioni che hanno l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura AGEA come ente pagatore.
L’Assessore si è di seguito proiettato nel futuro ribadendo l’importanza cruciale di condurre in questa fase un’attenta riflessione sulla programmazione del prossimo PSR 2023-2027 alla luce di quanto fatto e delle indicazioni emerse, in particolare in 3 campi: l’agricoltura bio, le misure forestali e il sostegno ai giovani agricoltori. Relativamente all’agricoltura biologica (misura 11), l’evidenza per cui nel 2022 circa 30 aziende hanno beneficiato del supporto per i costi sostenuti per questa specifica produzione – importo totale liquidato pari a 208mila euro – ci dice inequivocabilmente come l’interesse sia in crescita e vada sostenuto investendo sempre di più, sia come Amministrazione che come aziende. Riguardo alle misure forestali, per cui sono stati impegnati 968mila euro di cui 644mila già liquidati, si ritiene essenziale prevedere maggiori investimenti per rafforzare lo sviluppo della filiera del legno e dare a questo settore locale la possibilità di sfruttare le nostre abbondati risorse naturali boschive. Rispetto alle misure per i giovani agricoltori (6.1.1. Aiuti per l’avviamento di un’impresa agricola e 4.1.2 Aiuti per gli investimenti nelle aziende agricole) destinate a persone con un’età compresa tra i 18 ed i 41anni e partita IVA aperta da meno di 24 mesi, si sta già lavorando per innalzare il contributo massimo da 40mila euro a 70mila euro, così da incentivare e sostenere il fondamentale ricambio generazionale, necessario ad assicurare il futuro del settore ed a favorirne l’innovazione e la crescita. In conclusione ha informato che l’Assessorato è già al lavoro sul nuovo CSR per apportarvi le dovute modifiche che lo rendano più attuale e vicino alle aziende. In tal senso, già dal prossimo mese si terranno incontri con le Associazioni di categoria e con vari agricoltori, allo scopo di coglierne le istanze e confrontarsi sulle proposte, per giungere infine a stilare un documento che risponda sempre di più alle esigenze della nostra agricoltura di montagna.

Durante la discussione generale sulla mozione con cui si chiedeva l’impegno del Governo regionale ad avviare una serie di atti mirati al censimento, monitoraggio e prelievo del lupo in Valle d’Aosta, l’Assessore Carrel è intervenuto ricordando preliminarmente come il suo Gruppo Consiliare Pour l’Autonomie abbia sin dall’inizio della legislatura riservato al tema una particolare attenzione: in passato facendone oggetto di diverse iniziative ispettive di opposizione e presentando una proposta di legge avente come primo firmatario il Consigliere Rollandin; e nel presente considerandolo una tra le priorità dell’azione di Governo.
L’Assessore ha quindi continuato affermando la necessità di guardare ed approcciarsi al fenomeno lupo con oggettività, concentrandosi sulla strategia più efficace per gestire la difficile convivenza con questa specie e per evitare che si verifichino nuovamente episodi di predazione con gravi danni alle nostre aziende ed ai nostri allevamenti. Tra le attività messe in campo per contrastare le problematiche connesse alla presenza del canis lupus, ha elencato: l’aumento della valutazione dei danni e l’impegno a risolvere le criticità ad essa connesse; gli investimenti da destinare alla tutela contro il lupo e alla protezione delle mandrie che alla data del 31 marzo 2023 hanno già registrato un incremento delle domande rispetto agli anni precedenti; il sostegno agli allevatori attraverso l’organizzazione di diversi corsi di formazione, come ad esempio quello relativo ai cani da guardiania che mira alla difesa dell’allevatore e ad una migliore gestione del lupo; l’impegno delle squadre di pronto intervento, che hanno eseguito 34 interventi nel 2021, 25 interventi nel 2022, e 3 interventi nel 2023 (dato quest’ultimo assolutamente parziale visto che il maggior numero di interventi si effettua nei mesi estivi); e la partecipazione al progetto Life Wolfalps EU 2019-2024 le cui risorse sono impiegate per formare gli operatori del Corpo Forestale valdostano ed i guardiaparchi regionali in merito alle esigenze di controllo e monitoraggio della presenza di lupi nelle nostre diverse aree territoriali.
Per quanto riguarda la parte legislativa, l’Assessore ha rimarcato come se da un lato la nostra Regione si sia già dotata di una norma in materia – la Legge regionale n.11, approvata 18 maggio 2021, relativa alle misure di prevenzione e di intervento concernenti la specie lupo – dall’altro, affinché si possa procedere al suo pieno compimento, risulti indispensabile attendere che venga approvato il nuovo Piano Nazionale di gestione del lupo. Alla riunione tecnica di confronto con gli organi centrali e tutte le altre Regioni italiane – programmata per il 17 aprile 2023 e poi rimandata al 31 maggio 2023 – i nostri uffici competenti parteciperanno portandovi le ragioni di un’indicazione politica che concorda sul principio di salvaguardia di questa specie selvatica, ma al contempo riafferma con vigore l’imperativo di gestirne e regolarne la presenza, al fine di trovare un giusto equilibrio che ne consenta la coesistenza con le nostre aziende zootecniche senza che queste si ritrovino a sopportare danneggiamenti e/o perdite. Qualora in detta riunione tecnica si stabilisca di avviare l’iter di abbattimento di un certo numero di lupi, come già fatto per altri Stati europei, si procederà ad un aggiornamento della situazione sia in Consiglio che nelle Commissioni competenti, non appena ricevuti i dati percentuali di prelievo individuati per la Valle d’Aosta.
L’Assessore ha successivamente manifestato le sue considerazioni sui due impegni della mozione.
A proposito della richiesta di avviare un censimento ed un piano di monitoraggio, ha specificato che entrambi sono effettuati in maniera standardizzata dal 2017 secondo le procedure approvate con il Provvedimento dirigenziale n.7480 del 20 dicembre 2017, e che è possibile consultarne le risultanze annuali sul sito regionale. Ha inoltre precisato che per la relazione di monitoraggio 2023 si prevedono dei cambiamenti dato che durante la sua recente partecipazione al tavolo lupo ha richiesto a tutti i partecipanti di contribuirvi direttamente, in modo che il documento sia la risultante della competenza di tutti gli Enti interessati e non solo del dipartimento flora e fauna, e possa di conseguenza rappresentare compiutamente il quadro complessivo del fenomeno.
In ordine alla possibilità di prevedere azioni di prelievo ed abbattimento di animali pericolosi e/o problematici così come previsto dalla legge 11/2021, l’Assessore ha precisato che ad oggi non si hanno segnalazioni della presenza di lupi con queste caratteristiche nel nostro territorio ma che le dette procedure sono state e sono regolarmente utilizzate nelle casistiche previste dalla norma – l’ultimo caso è quello dei lupi confidenti di Arvier per cui però non si è giunti all’abbattimento in quanto si sono allontanati a seguito delle tattiche di dissuasione poste in essere. Per altro ha ribadito che, come già affermato, la completa applicazione della sopracitata norma resta subordinata al varo – ci si augura prossimo – del nuovo Piano Nazionale di gestione del lupo.
In considerazione di quanto espresso e dettagliato, pur considerando la mozione sicuramente interessante perché ha permesso di tornare a confrontarsi su questa tematica di grande interesse per la nostra comunità, l’Assessore ha ritenuto di non aderirvi in quanto l’impegno richiesto al Governo era diretto a sollecitare interventi che nei fatti sono già regolarmente svolti da anni dall’Amministrazione regionale, e di cui più volte si è già relazionato in Consiglio e nella Commissione competente.
La mozione è stata respinta con 21 voti di astensione e 13 a favore.

All’interrogazione con cui si domandavano informazioni sull’ammontare sia degli interventi da realizzarsi sull’immobile utilizzato dalla società Centrale Latière Vallée d’Aoste, che del fitto mensile complessivo contrattualizzato con la predetta società l’Assessore Carrel ha risposto in modo preciso e puntuale, illustrando con chiarezza i dati richiesti.
Per quanto attiene agli interventi sul fabbricato, già programmati e in fase di realizzazione, ha spiegato trattarsi di: manutenzione al sistema di messa in pressione dell’acqua di rete proveniente dal pozzo di derivazione presso lo stabile locato (spesa autorizzata euro 50.000,00, con un incremento a consuntivo di euro 16.443,32 per la sostituzione delle tubazioni in cattivo stato dell’acquedotto e dell’antincendio inizialmente non previsto); realizzazione di nuovo quadro elettrico per la gestione del locale pompe monofase (spesa autorizzata euro 4.750,00); lavori di manutenzione straordinaria per gli anni 2023-2024-2025 inerenti copertura e uffici al piano 1°, ristrutturazione area magazzino per realizzazione nuove celle, rifacimento impianti, e impianto schiumatura (complessivi euro 380.000). Per gli esercizi 2023-2025 sono inoltre previsti i seguenti interventi: soc. coop. Evançon – Arnad, rifacimento manto di copertura fabbricato (stimati euro 250.000); La Kiuva – Arnad, rifacimento manto di copertura fabbricato (stimati euro 224.000); Cofruits – Saint-Pierre, rifacimento totale impianto frigorifero centralizzato del freddo celle (stimati euro 1.090.000); soc. coop. Enfer – Arnad, manutenzione straordinaria aree esterne e pavimentazione di copertura (euro 102.000): Cave Onze Communes – Aymavilles, manutenzione straordinaria cantina (euro 20.000); e La crotta di Vigneron – Chambave, opere di adeguamento alla normativa superamento delle barriere architettoniche e servizi igienico per il punto vendita (euro 45.000). A questi importi vanno ad assommarsi circa 100.000 euro per altri piccoli interventi programmati, e nel triennio euro 300.000 per gli interventi non programmabili.
A proposito del canone di locazione l’Assessore ha puntualizzato che, sulla base del contratto della durata di anni 6+6 stipulato con VdA S a decorrenza 1° maggio 2020, esso risulta pari a euro 47.000 oltre all’IVA; deve essere corrisposto in 12 rate mensili anticipate entro il decimo giorno di ciascun mese lavorativo; viene adeguato annualmente sulla base dell’indicizzazione ISTAT; e, in caso di interventi di manutenzione straordinaria o migliorativi, si prevede sia aggiornato al valore ricavato a seguito della ripatrimonializzazione del fabbricato.

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