Nell’ambito del Consiglio regionale che si è tenuto nelle giornate del 3 e 4 aprile 2024, l’Assessore Marco Carrel è intervenuto per dare risposte accurate ed approfondite ad un’interrogazione circa lo sbancamento realizzato nella zona Pian della Cretetta, e ad un’interpellanza riguardante gli intendimenti per la salvaguardia della specie capriolo e marmotta, e le azioni intraprese riguardo all’espansione dell’orso sul territorio regionale.
Interrogazione Pian della Cretetta
In merito ai quattro quesiti posti dall’interrogazione, l’Assessore ha premesso che «Il proponente pone l’attenzione su due questioni differenti: i quesiti di cui ai punti 1, 2 e 4 si riferiscono alla strada del Grauson per l’accesso al Pian della Cretetta, mentre il quesito 3 si riferisce alla realizzazione, nell’estate del 2023, di un tratto di pista abusiva mediante lo sbancamento di una porzione di terreno, in località Ecloseur».
Rispondendo al primo quesito inteso ad avere notizie circa la conclusione del procedimento penale relativo all’abbattimento della barriera fissa della strada di Grauson a Cogne, l’Assessore ha reso noto che «Il Comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta mi ha riferito che il Corpo Forestale in qualità di Polizia Giudiziaria, ha raccolto la denuncia della persona offesa riguardante l’abbattimento del muro, dandone notizia alla Procura della Repubblica. Tuttavia, come di norma per procedimenti analoghi, non si conosce il seguito delle procedure instaurate innanzi al Pubblico Ministero, in quanto non si viene notiziati dall’autorità giudiziaria in merito al prosieguo dei procedimenti».
Rispondendo al secondo quesito circa le azioni poste in essere per intensificare i controlli nella zona, l’Assessore ha precisato che «Il Corpo forestale svolge le consuete attività di vigilanza sul territorio ed è a conoscenza della particolare attenzione posta sulla questione, anche da parte della cittadinanza. Per quanto possibile quindi, il Comando della Stazione forestale locale effettua periodici servizi dedicati. Nel caso in cui vengano ravvisati comportamenti sanzionabili, verranno poste in essere le procedure previste dalla legge».
Rispondendo al terzo quesito relativo al ripristino del manto erboso e del naturale declivio dopo lo sbancamento abusivo avvenuto in località Ecloseur, l’Assessore ha comunicato che «Risulta che il Comune di Cogne ha notificato a fine novembre 2023 con numero protocollo 9025, la sospensione del Provvedimento di diffida ai proprietari dei luoghi oggetto di discussione, dove si chiedeva di ripristinare lo stato preesistente allo sbancamento. I termini della diffida, con cui l’Amministrazione comunale ha disposto il ripristino del sito, inizieranno nuovamente a decorrere dal 28 maggio 2024, cioè al presumibile termine delle condizioni di innevamento».
Rispondendo al quarto quesito con cui si chiedevano informazioni circa la prescrizione deliberata al punto 2 della DGR 2455/2009, l’Assessore ha replicato affermando che «Il Comandante del Corpo Forestale della Valle d’Aosta mi ha riferito che non compete al Corpo forestale interpretare quanto approvato in sede di valutazione di impatto ambientale ma unicamente adottare azioni sanzionatorie laddove previsto. Nella fattispecie, come già comunicato al Comitato per la salvaguardia del vallone del Grauson, ai sensi della legge regionale 17/85 l’accesso con veicoli a motore sulle strade poderali, e anche al di fuori di esse, è consentito se funzionale all’esercizio dei diritti dei soggetti indicati all’articolo 2 comma 2, in relazione alla titolarità dei diritti di proprietà, affitto, usufrutto, nonché per lo svolgimento di attività lavorative e per motivi di servizio. Pertanto, il soggetto proprietario di terreni nell’area interessata non è sanzionabile se transita su un terreno di terzi al fine di raggiungere la sua proprietà. La legge regionale non ricollega alcuna sanzione all’assenza del consenso del proprietario al passaggio sul proprio terreno, in quanto trattasi di rapporti tra privati, che rimangono nella sfera giuridica degli stessi».
Interpellanza capriolo, marmotta e orso
L’Assessore Carrel ha risposto a questa interpellanza approfondendo nel dettaglio le attività intraprese per salvaguardare le specie del capriolo e della marmotta, e per monitorare l’espansione dell’orso.
Relativamente alla specie capriolo, l’Assessore ha specificato che «Come indicato dalla bozza del Piano regionale faunistico-venatorio, la popolazione del capriolo in Valle d’Aosta ha evidenziato un incremento costante dal 2007 fino al 2018, con un massimo di 6771 capi censiti, mentre, a partire dal 2019, per molteplici cause concomitanti – tra cui la presenza del lupo – si è riscontrato un repentino calo demografico che ha portato il numero di caprioli a stabilizzarsi intorno ai 4000 capi. Per il prossimo futuro, la gestione venatoria di questo ungulato dovrà quindi essere caratterizzata da un approccio prudenziale nella predisposizione dei piani di prelievo annuali, oggetto anche di riflessioni in previsione della discussione del Piano regionale faunistico venatorio».
Relativamente alla specie marmotta l’Assessore ha evidenziato che «In Valle d’Aosta vengono effettuati conteggi della marmotta dal 2003. Per il periodo preso in considerazione per la revisione del Piano regionale faunistico-venatorio, sono stati effettuati censimenti in 13 aree campione, almeno una volta l’anno. La metodologia utilizzata dal Corpo forestale si basa solo sull’osservazione diretta. Nel periodo 2003-2022 sono stati registrati 1045 esemplari e non c’è evidenza di osservazioni dirette di predazioni».
Relativamente alla specie orso, l’Assessore ha riferito che «E’ noto come questo animale mostri un forte legame con gli ecosistemi forestali di montagna, soprattutto querceti, faggete e boschi di conifere. Secondo osservazioni effettuate sugli orsi in Trentino, la specie occupa spazi compresi tra i 500 e i 1600 metri sul livello del mare. Ad oggi, in Valle d’Aosta non è stata rilevata la presenza dell’orso, tuttavia negli anni passati ci sono stati alcuni avvistamenti accertati nelle valli piemontesi del biellese. Si evidenzia a tal proposito che la rete di monitoraggio attualmente presente sul territorio per la gestione del lupo permette anche di individuare l’eventuale presenza dell’orso. Sul tema dell’orso, gli uffici dell’Assessorato si mantengono costantemente aggiornati ed al corrente di quanto avviene in altre Regioni e io stesso ho più volte avuto modo di confrontarmi in proposito con la collega della provincia di Trento, che ha riscontrato non poche difficoltà nella gestione dei casi messi in risalto dai media. Nell’eventualità in cui dovesse essere individuata la presenza di uno o più esemplari di orso, dovremo fare riferimento alla normativa vigente che, visti i recenti sviluppi, è in fase di evoluzione».
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