In questo Consiglio regionale interamente dedicato al Documento di Economia e Finanza Regionale DEFR per il triennio 2024-2026, l’Assessore Marco Carrel è intervenuto durante le repliche della Giunta, e di seguito per rispondere a nome del Governo a 6 ordini del giorno relativi ad argomenti di competenza del Dipartimento Agricoltura e Risorse naturali.
Nel suo intervento iniziale, l’Assessore Carrel ha affrontato tre particolari tematiche emerse nella discussione generale: il patrimonio forestale, la Legge 17/2016 ed il fenomeno lupo.
Per quanto riguarda le foreste, ha comunicato che l’iter di affidamento della redazione del Programma Forestale – per cui sono stati stanziati circa 240mila euro più iva – è approdato alle sue fasi finali. Si prevede infatti che venga assegnato ufficialmente entro i primi giorni del prossimo mese di dicembre, e che entro un mese da quella data si proceda alla firma del contratto con gli affidatari. Da quel momento, dovranno trascorre 18 mesi per veder completato lo studio e presentato il documento finale; e sarà questo il periodo particolarmente intenso in cui si andrà a discutere su come far evolvere il nostro settore forestale e su come sviluppare tutta la filiera legno. L’Assessore ha dichiarato quindi la sua intenzione di intraprendere, non appena contrattualizzato il vincitore della gara, un costruttivo confronto con tutti i Gruppi consiliari, mirato ad identificare e condividere la progettualità e le linee d’azione che consentano di potenziare e salvaguardare questa fondamentale risorsa regionale. Parlando poi della scelta di non includere nel DEFR una scheda definita esclusivamente per la foresta, ha spiegato che è stata motivata anche dalla necessità di privilegiare obiettivi più vicini nel tempo, rispetto a quelli del Programma Forestale la cui lunga fase di redazione terminerà appunto solo nel 2025, ma ha anche specificato che l’Assessorato Agricoltura e Risorse naturali sta seguendo e continuerà a seguire attivamente questa pratica in tutti i passaggi che porteranno alla sua definizione.
Per quanto riguarda la Legge regionale 17/2016 Nuova disciplina degli aiuti regionali in materia di agricoltura e di sviluppo rurale, l’Assessore ha rimarcato come essa risulti essenziale per andare a finanziare una serie di investimenti, soprattutto per le piccole e medie imprese che non possono accedere al Complemento di Sviluppo Rurale CSR o comunque che per accedervi dovrebbero produrre una quantità di documenti eccessiva rispetto ai fondi richiesti. Restando sul CSR ha rammentato che dipende dalla nostra Regione trovare il modo di concretizzarlo, superando le grandi difficoltà nel tradurre le norme europee per renderle attuabili ed attuali al contesto agricolo valdostano, caratterizzato da numerose peculiarità e complessità legate all’ambiente di montagna. Per questa ragione si ritiene cruciale andare a rivedere la Legge 17/2016, per guardare alla nuova programmazione con degli strumenti anche regionali che possano far fronte ai bisogni propri della nostra agricoltura, e dare risposte tangibili ai nostri agricoltori.
Per quanto riguarda il fenomeno lupo, l’Assessore ha confermato l’attenzione costante con cui il Dipartimento Risorse naturali sta occupandosi del tema, che è stato oggetto di accesi dibattiti tenutisi in Aula nel corso di questa legislatura, ed ha ribadito la determinazione a proseguire con il lavoro svolto, monitorando gli attacchi predatori ed applicando tutta una serie di provvedimenti, così come stabiliti dalle apposite direttive europee che sono ad ora l’unico riferimento normativo vigente.
All’ordine del giorno con cui si chiedeva l’impegno a mettere in atto ogni iniziativa utile per migliorare l’itinerario pedonale lungo il tratto della via Francigena che transita nel territorio regionale, l’Assessore Carrel ha replicato informando che lungo questo storico tracciato, ma anche su tutti i sentieri valdostani, si sta operando regolarmente, grazie ai tecnici forestali ed alle strutture del Dipartimento Risorse naturali, per rispondere alle segnalazioni che pervengono dai Comuni e dagli utenti. Si stima che sulla rete sentieristica regionale, ogni anno solare si compiano circa 150 interventi di manutenzione e di rifacimento della segnaletica, con durata ed intensità differenti. Relativamente alla sola via Francigena, tra il 2022 ed il 2023 sono state effettuate prestazioni di manutenzione su circa 30 km, in diversi Comuni della nostra Regione.
Al presente, ha fatto sapere l’Assessore, si stanno raccogliendo tutte le indicazioni sulle esigenze dei Comuni rispetto alla sentieristica, per andare a preparare il Piano lavori 2024-2026, ed è pertanto il momento più appropriato per analizzarne tutte le criticità, programmare le prossime condotte ed individuare le indispensabili risorse economiche.
Concludendo, data l’importanza attribuita alla valorizzazione del complesso dei sentieri valdostani, ha espresso la propensione ad accogliere l’iniziativa se riformulata nelle premesse e nell’impegnativa, sulla base di quanto esposto.
L’ordine del giorno opportunamente emendato è stato approvato.
All’ordine del giorno con cui si chiedeva l’impegno a mettere in campo ogni azione utile per consentire che nel prossimo Calendario Venatorio 2024/2025 vengano ricompresi anche i cacciatori portatori di protesi nelle autorizzazioni relative alla circolazione, l’Assessore Carrel ha replicato ricordando innanzitutto come esso preveda la possibilità per i cacciatori disabili, con un’invalidità certificata superiore all’80% e muniti di contrassegno, di percorrere senza limitazioni esclusivamente la strada poderale selezionata all’inizio della giornata di caccia, e di essere accompagnati da un altro cacciatore previa comunicazione alla Stazione Forestale.
L’estensione di questo diritto a tutti coloro che si sono sottoposti ad un intervento di protesi ma non hanno le predette certificazioni, solleva due problemi che devono essere oggetto di un’attenta riflessione. In primo luogo le strade di cui si sta parlando sono poderali e quindi di proprietà privata, con responsabilità chiare e definite che fanno capo ai Presidenti dei Consorzi ed a dei privati. In secondo luogo, occorre, per senso di equità, fare dei distinguo tra coloro hanno una protesi ma sono in grado di svolgere in totale autonomia le normali attività, compresa la caccia, e coloro che hanno effettivamente un’invalidità certificata come sopra specificato.
Completando la sua risposta, l’Assessore ha riferito che nel maggio di quest’anno il Comitato Venatorio ha già illustrato la questione alla Consulta Regionale Faunistica e che al contempo il Dipartimento Risorse naturali ha avviato i dovuti approfondimenti per valutare una revisione della Legge regionale sulle strade poderali, nell’ambito della quale esaminare anche la fattibilità delle modifiche proposte da questa iniziativa.
L’ordine del giorno non è stato approvato.
All’ordine del giorno con cui si chiedeva l’impegno a considerare, parallelamente o all’interno dell’attività del Tavolo tecnico istituito con Deliberazione di Giunta Regionale DGR 150/2022, la prosecuzione della strada del Nivolet e l’utilizzo del tracciato del tunnel minerario da Cogne ad Acque Fredde, allo scopo di realizzare due percorsi ciclabili, l’Assessore Carrel ha replicato in modo preciso e puntuale, soffermandosi su ciascuno dei punti salienti dell’iniziativa.
Primariamente ha precisato che questo Tavolo di natura tecnico-giuridica è stato formato per procedere allo studio delle problematiche inerenti le responsabilità, la transitabilità, la classificazione e la promozione della rete sentieristica poderale e della viabilità minore, e che inserirvi adesso anche quest’altra tipologia di strade sarebbe una decisione discutibile perché avrebbe come effetto quello di appesantirne i lavori, facendo perdere il focus sul tema per cui esso è stato costituito.
Per contro, ha affermato l’Assessore, sul futuro di entrambe le infrastrutture si sta accuratamente ragionando in parallelo, anche se con un approccio diverso, e con due punti di vista e due finalità del tutto distinte.
Per quanto attiene alla prosecuzione della strada del Nivolet, sono state già intraprese analisi circostanziate per capire come agire su questo collegamento, e vagliarne tutte le prospettive, tra cui anche quella in chiave cicloturistica.
Per quanto attiene invece alla Galleria del Drinc la situazione è decisamente più complicata, visto che le condizioni in cui versa e le segnalazioni di ingenti perdite d’acqua all’interno, non rendono ipotizzabile un suo uso cicloturistico, ma richiedono invece consistenti investimenti su una struttura che è comunque molto lunga ed articolata, ed è stata costruita per tutt’altro fine. Il Dipartimento Risorse naturali ha già intrapreso una collaborazione con gli uffici dell’Assessorato Opere pubbliche, Territorio e Ambiente, per soppesare le varie alternative e stimare i costi da sostenere ed i benefici che l’utilizzo di questa Galleria porterebbe ai Comuni coinvolti.
L’Assessore ha terminato questa disamina dettagliata, aggiungendo che entrambi i progetti, certamente interessanti, impongono però, per la rilevanza dei costi e delle opere, un minuzioso esame preliminare prima di procedere ad un qualsivoglia impegno.
L’ordine del giorno non è stato approvato.
All’ordine del giorno con cui si chiedeva l’impegno ad includere tra le tematiche gestite da costituendo “Tavolo di lavoro sulla siccità”, anche gli effetti del cambiamento climatico e quelli determinati dalle calamità naturali (incendi, frane, valanghe, ecc) ed a riferire con scadenza almeno trimestrale alla competente Commissione consiliare le attività e le iniziative che da esso emergeranno, l’Assessore Carrel ha replicato chiarendo preliminarmente come nel DEFR sia stata destinata una parte significativa all’organizzazione ed alla conservazione del territorio, attraverso l’individuazione di tutta una serie di importi a copertura degli interventi da porre in essere anche per fronteggiare le sfide rappresentate dai cambiamenti climatici.
A proposito del predetto Tavolo nominato con la DGR 515/2023, ha reso noto come sia stato uno dei traguardi che fin dal suo insediamento ha tenacemente perseguito, per avere dati e cercare di offrire soluzioni agli episodi di siccità che hanno colpito direttamente la nostra Regione negli anni 2021 e 2022. Anche se nel corso del 2023 l’emergenza è apparsa un po’ meno acuta, resta in ogni caso imperativo mantenere desta la vigilanza sul fenomeno ed i suoi eventuali contraccolpi.
Entrando poi nel merito del primo impegno, l’Assessore si è detto convinto che introdurre nel Tavolo di lavoro sulla siccità altre tematiche così come prospettato, potrebbe dimostrarsi controproducente ed in qualche modo inopportuno, poiché comporterebbe il rischio che espandendo troppo la materia da analizzare, si vada a veder diminuire l’attenzione che deve essere riservata agli obiettivi prefissati. Per altro, ha assicurato, gli ulteriori temi citati nell’ordine del giorno si stanno già trattando a diversi livelli: il Dipartimento Ambiente, competente nella programmazione risorse idriche e territorio, li ha elencati nel Piano regionale di adattamento ai cambiamenti climatici; mentre il Dipartimento Risorse naturali sta lavorando alla Strategia Forestale ed alla revisione del Piano antincendio boschivo, tenendo conto dei cambiamenti climatici e delle previste ridotte disponibilità di acqua.
Nel merito del secondo impegno, l’Assessore ha chiarito che tutte le informazioni circa i documenti prodotti e gli argomenti discussi da questo Tavolo di lavoro sono consultabili su di un’apposita pagina del sito regionale, che è stata creata proprio per consentirne una massima divulgazione.
In chiusura, ha riaffermato che continuare a prestare la massima cura al nostro territorio resta tra le priorità di questo Governo, e che grazie al dialogo tra gli Assessorati competenti si potrà arrivare ad identificare la linea politica d’azione più idonea ad affrontare i fenomeni climatici, che se da un lato non è in nostro potere di dominare, dall’altro possono e devono essere gestiti con contromisure atte a mitigarne l’impatto.
L’ordine del giorno non è stato approvato.
All’ordine del giorno con cui si chiedeva l’impegno a valutare una possibile revisione di Leggi e/o disposizioni applicative, in modo tale da poter far rientrare anche gli eventi sportivi come manifestazioni che ben si prestano anche a promuovere un turismo enogastronomico, l’Assessore Carrel ha replicato dichiarandosi assolutamente concorde sulla necessità e la convenienza di far dialogare agricoltura, turismo e sport quando si pianificano attività promozionali che possano conseguire il risultato di valorizzare tutte le eccellenze territoriali valdostane, e sottolineando come da tempo il Dipartimento Agricoltura stia agendo in tale direzione d’intesa con l’Assessorato Turismo, Sport e Commercio.
Sulla richiesta di modificare il contesto legislativo specifico, l’Assessore ha però puntualizzato che è ben difficile pensare di poter ampliare ed integrare le norme in vigore, dato che esse poggiano su basi diverse e si occupano di competenze altrettanto diverse. In campo agricolo, il riferimento è la già riportata Legge regionale 17/2016, che all’articolo 17 comma 1 lettera C definisce la possibilità di “concedere aiuti a fondo perduto o in natura, sotto forma di servizi agevolati che non comportino pagamenti diretti ai beneficiari, per l’organizzazione e la partecipazione a concorsi, fiere, esposizioni e manifestazioni finalizzate a valorizzare e promuovere il settore agricolo e la cultura rurale”.
L’Assessore ha manifestato con chiarezza il convincimento che la vigente normativa sia ottimale e non esiga alcuna forma di revisione perché rispetta la corretta impostazione di differenziazione tra i distinti settori e ne garantisce il finanziamento senza generare sovrapposizioni o confusioni, ma ha altresì confermato la volontà di intensificare la cooperazione tra gli Assessorati, realizzando sempre maggiori sinergie tra enogastronomia, turismo e sport, allo scopo di promuovere in maniera sempre più incisiva le tradizioni, la cultura e le tipicità della nostra Regione.
I proponenti, soddisfatti nel cogliere nella risposta lo spirito che li aveva animati nel presentare questo ordine del giorno, hanno deciso di ritirarlo.
All’ordine del giorno con cui si chiedeva l’impegno a definire, in collaborazione con il Consorzio Pesca, in vista dell’avvio della stagione ittica 2024, delle azioni e strategie di promozione e valorizzazione per rilanciare il settore della pesca, l’Assessore Carrel ha replicato notificando l’intenzione del Governo e della maggioranza di accettare questa iniziativa, condividendone pienamente la visione secondo cui la pesca va ritenuto un valore aggiunto dell’offerta turistica valdostana e considerando il ruolo di particolare importanza rivestito dal settore ittico regionale. Il proposito, ha indicato, è quello di seguitare a lavorare, come ormai si è iniziato a fare da tempo, in stretta connessione con tutti i portatori di interesse coinvolti, per riuscire nel comune intento di sostenere, rafforzare ed incentivare al meglio questo settore, anche a fini turistici.
L’ordine del giorno è stato approvato.
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